
Biofisica
Il gruppo di Biofisica studia i fenomeni biologici nella loro varietà e complessità integrando strumentazioni e metodologie di estrazione fisica e biologica. L’approccio è di tipo traslazionale e multidisciplinare, dalla scala atomica fino a quella dell’intero organismo, con l’obiettivo di far progredire la ricerca biomedica in sinergia con collaboratori di varia estrazione: chimici, biologi, farmacologi, medici e ingegneri.
Staff
Professoresse e Professori di I fascia: Fabio Mammano
Professoresse e Professori di II fascia: Mario Bortolozzi
Ricercatrici e Ricercatori: Filippo Pisano, Annamaria Zaltron
Assegniste/i e Borsiste/i
Rafael Balada, Erva Bayraktar, Ana Gabriela De Oliveira Do Rego, Diego Lopez-Pigozzi, Mariateresa Panarelli.
Dottorande/i
Maddalena De Ros, Viola Donati, Maria Vittoria Fornaini, Saralea Marino, Barbara Rijitano
Collaboratrici e collaboratori esterni
Prof.ssa Arianna Calistri (UNIPD-DMM), Prof.ssa Marta Trevisan (UNIPD-DMM), Dr. Luca Persano (UNIPD-SDB), Prof. Bert Blaauw (UNIPD-DSB), Prof. Marco Dal Maschio (UNIPD-DSB), Prof.ssa Martina Pigazzi (UNIPD-SDB), Prof. Andrea Cester (UNIPD-DEI), Dr.ssa Daniela Marazziti (1° Ricercatore, CNR-IBBC), Dr.ssa Chiara Di Pietro (Ricercatore, CNR-IBBC), Dr.ssa Sara Marinelli (CNR-IBBC), Dr.ssa Claudia Colussi (CNR-IASI), Dr. Alessio di Fonzo (Policlinico di Milano), Prof. Francesco Zonta (Department of Biological Sciences of Xi’an Jiaotong-Liverpool University), Prof. Damiano Buratto (Institute of quantitative biology, College of Life Science, Zhejiang University), Prof. Jens Schwamborn (University of Luxembourg), Prof. Ludo Van Den Bosch (VIB-Leuven, Belgio), Prof. Vladimir Khorkov (ETH, Zurigo), Prof. Felix Ritort (University of Barcelona), Prof. Maria Paola Costi – Prof. Domenico D’Arcà – Prof. Ciro Cecconi (University of Modena and Reggio Emilia).
Attività di ricerca
Connexins as possible therapeutic targets for human diseases
Il Prof. Fabio Mammano usa tecniche biofisiche e ottiche, metodi computazionali, modelli cellulari e modelli animali per analizzare la struttura e la funzione di proteine di membrana, chiamate connessine, implicate in svariate malattie umane ereditarie e non, incluso il cancro. È attivamente convolto nello sviluppo di nuovi approcci terapeutici basati su terapia fotodinamica, vettori virali e anticorpi monoclonali.
Contatti: Fabio Mammano
Siti web:
https://orcid.org/0000-0003-3751-1691
https://www.airc.it/ricercatori/i-nostri-ricercatori/fabio-mammano
https://www.telethon.it/cosa-facciamo/ricerca/ricercatori/fabio-mammano
Cellular and molecular mechanisms involved in neurodegeneration
Il Prof. Mario Bortolozzi utilizza un approccio basato su tecniche di elettrofisiologia, microscopia ottica di fluorescenza e modelli computazionali allo scopo di rispondere a domande di rilevante interesse biomedico, in particolare inerenti ai meccanismi di neurodegenerazione dipendenti da fattori genetici e ambientali. Tale studio si basa principalmente su modelli cellulari umani in vitro 2D e 3D, anche derivati da paziente.
Contatti: Mario Bortolozzi
Sito web: http://www.vimm.it/scientific-board/mario-bortolozzi/
Single-molecule experiments with optical tweezers
La dr.ssa Annamaria Zaltron utilizza la tecnica delle pinzette ottiche per realizzare esperimenti di spettroscopia di forza su singole molecole biologiche. Tra le tematiche oggetto di studio vi sono il ripiegamento di proteine, le proprietà elastiche ed energetiche del DNA e i meccanismi di interazione tra enzimi e acidi nucleici, anche per applicazioni in ambito farmacologico ed oncologico.
Contatti: Annamaria Zaltron
Sito web: https://www.lafsi-unipd.it/mechanical/
Optical interfaces with the central nervous system
L’attività di ricerca si propone di studiare e sfruttare l’interazione fra la luce e il sistema nervoso centrale per monitorare e controllare l’attività del cervello, sviluppando metodi e dispositivi neuro-fotonici finalizzati alla ricerca in neuroscienze e a potenziali applicazioni clinico-medicali tramite tecniche di fotometria, microscopia e spettroscopia combinate con micro e nano-fabbricazione e analisi dati.
Contatti: Filippo Pisano
Utilizzo del plasma a pressione atmosferica per nano e microstrutture
Un plasma a temperatura ambiente e pressione atmosferica fornisce un ambiente unico ricco di ioni, elettroni, campi elettrici e radicali. I nostri sforzi di ricerca si concentrano sullo sfruttamento di questi componenti per dirigere la crescita di nano e microstrutture, sia sulle superfici che in liquido.
Questa tematica di ricerca nasce dallo sviluppo di un sistema innovativo e senza precedenti a livello internazionale che utilizza alimentatori a doppia frequenza. Mentre la propagazione del plasma a pressione atmosferica è tipicamente instabile, la soluzione da noi ideata consente un controllo preciso sulla propagazione, sulla generazione di specie chimiche e sull’interazione del plasma con le superfici.
Queste caratteristiche distintive offrono la possibilità di sintetizzare materiali sia organici che inorganici, anche su substrati termicamente sensibili. Inoltre, facilitano il controllo sull’orientamento e sull’aggregazione, con applicazioni che vanno dal controllo dell’allineamento di materiali 1D o 2D all’interno degli idrogel all’influenza sull’aggregazione di macromolecole come i peptidi. Queste applicazioni abbracciano diversi campi, tra cui la purificazione dell’acqua, la sintesi dell’idrogeno, l’ingegneria dei tessuti e la somministrazione di farmaci.
La nostra ricerca riguarda diverse aree chiave:
> Studio dell'aggregazione controllata di macromolecole.
> Sintesi di materiali con diverso grado di ordine/disordine.
> Esplorazione di trattamenti superficiali per modificare le proprietà chimiche e morfologiche
Contatti: Alessandro Patelli