Telescopi e strumentazione
Il telescopio Galileo
Longitudine : E11° 31' 35.138" — Latitudine : +45° 51' 59.340" — Altitudine : 1044.2 m slm
Valore riferito all’intersezione tra asse polare e di declinazione del telescopio
Il telescopio di 122 cm dell'Osservatorio Astrofisico di Asiago fu costruito dalle Officine Galileo di Firenze fra il 1940 e il 1942 e dedicato a Galileo Galilei in occasione del terzo centenario della sua morte. All'epoca si trattava del più grande telescopio europeo.
Lo specchio primario ha una forma parabolica con un diametro efficace di 122 cm e un foro centrale di 19.5 cm. Lo strato riflettente, originariamente ottenuto con l'argento, viene oggi realizzato in alluminio.
La procedura di alluminatura è effettuata periodicamente usando la campana a vuoto, che si trova nell'officina della cupola del telescopio Copernico di 182 cm a Cima Ekar (Asiago).
Originariamente concepito in due configurazioni ottiche, Newton e Cassegrain, il telescopio viene ora utilizzato definitivamente in configuarazione Cassegrain.
Lo specchio secondario, di forma iperbolica, ha un diametro di 52 cm e il piano focale è situato a 84 cm dietro la superficie riflettente dello specchio primario.
In anni recenti il telescopio ha subito numerosi interventi di ammodernamento tecnico e tecnoclogico: nel 2005 sono stati sostituiti CCD e camera di guida, nel 2011 e’ stato rimosso il fuoco Newton, accorciato il tubo e lavorati gli specchi per passare dalla lunghezza focale di 19 m all’attuale lunghezza focale di 12 m, e dal 2011 in poi si e’ iniziato il progetto di remotizzazione giunto ora alla sua quasi completa realizzazione.
La cupola
La cupola ha diametro esterno di 15 metri e interno di 13,8 metri, mentre l’apertura completa dei portelloni garantisce una finestra di 3,7 metri.
La cupola è remotizzata al 100% (brandeggio e apertura/chiusura), tuttavia è sempre possibile effettuare queste operazioni anche dal piano telescopio tramite la pulsantiera e il pannello cupola originale.
La rotazione avviene tramite scorrimento sulle rotaie originali del 1942.
A seguito di un incidente tecnico avvenuto il 22 maggio 2014 sono state sostituite tutte le blindosbarre originali con delle nuove barre Vahle per l’elettrificazione della parte mobile.
Infine, a settembre 2015, è stato ripristinato l’uso delle plafoniere storiche con lampadine a LED.
La montatura
La montatura equatoriale è di tipo inglese con due pilastri a nord e a sud che sostengono l'asse polare, il tubo del telescopio fuori asse e l'asse della declinazione corto. Il pilastro nord non consente la piena copertura del cielo attorno al Polo.
Il telescopio è costituito da un tubo chiuso.
Nella parte posteriore sono stati rimossi dei coperchietti per consentire una ventilazione forzata, tramite un condizionatore, durante il periodo estivo.
18 piattelli sostengono lo specchio primario e un sistema a 24 leve posizionate a distanze uguali attorno alla cella consentono il bilanciamento dello stesso.
La chiusura anteriore della cella del primario è ottenuta tramite un diaframma a iride variabile remotizzato.
Dati tecnici
Diametro specchio primario (bordo esterno) | 1237 mm |
Diametro utile specchio primario | 1200 mm |
Spessore specchio primario (al bordo) | 208 mm |
Peso specchio primario | 575 kg |
Lunghezza focale specchio primario | 6000mm |
Rapporto focale specchio primario | f/5.0 |
Diametro specchio secondario | 520 mm |
Lunghezza focale equivalente | 12100 mm |
Rapporto focale | f/10.1 |
Scala | 17.05 arcsec/mm |
Strumentazione
Il fuoco Cassegrain del telescopio è permanentemente equipaggiato con uno spettrografo Boller & Chivens.
Lo spettrografo è stato realizzato dalla Perkin Elmer (mod 58770) ed era precedentemente installato al telescopio Copernico di 182 cm a Cima Ekar.
Nel 1998 il B&C è stato spostato al 122 cm.
Lo spettrografo B&C è costituito dalle seguenti componenti: una fenditura lunga con apertura variabile fino a oltre 1 mm e lunghezza di 28 mm, si trova in corrispondenza del piano focale Cassegrain.
Il lato della fenditura rivolto verso il fascio di luce entrante ha la superficie riflettente. Uno specchio parabolico fuori asse di diametro 90 mm e lunghezza focale di 810 mm (f/9) funge da collimatore del fascio verso il reticolo.
Vi è a disposizione un set di 4 reticoli con dispersione da 42 Å/mm fino a 339 Å/mm.
Il fascio di luce dispersa è diretto verso la Dioptric Blue Galileo Camera (vedi schema), che ha una lunghezza focale di 188 mm ed è attualmente in combinazione con la camera CCD Andor iDus DU440 da 2048×512 pixel.
La scala spaziale sul CCD è pari a 1"/px. In aggiunta, è possibile utilizzare alcuni filtri colorati, collocati fra la fenditura e il collimatore, per separare gli ordini nell'intervallo spettrale rosso.
Diverse lampade di confronto sono installate in modo permanente per consentire la calibrazione in lunghezza d'onda.
Infine, la superficie riflettente della fenditura su cui si forma l'immagine prodotta dal telescopio viene ripresa da una camera CCD Andor iXon DV885 provvista di sensore EMCCD: copre un campo di vista di 8.5' × 6.4' con una risoluzione di 0.68"/px (1.36"/px in binning 2x2).
Sala di controllo
All’interno dell’Osservatorio sono state allestite due sale di controllo.
La prima è stata creata nel 2002 nel piano terra dell’edificio cupola.
È una sala di controllo didattica dove oltre alla possibilita’ di movimentare il telescopio vi sono altri 6 computers che consentono di lavorare con gruppi di studenti all’elaborazione dei dati acquisiti.
I dettagli di questa stanza sono riportati nella pagina dedicata alle sedi delle lezioni del Corso di Laurea Magistrale in Astronomia.
All’interno dell’edificio principale vi è una seconda sala di controllo unificata con i telescopi INAF di Cima Ekar: il Telescopio 1,82m Copernico e il telescopio 67/92 Schmidt.
Utilizzo delle sale di controllo
Nelle sale di controllo del telescopio è vietato l’accesso al personale non autorizzato. Le sale sono ad uso esclusivo del personale che, come da schedula delle osservazioni, è in turno al telescopio per le osservazioni notturne. Eventuali accompagnatori devono essere segnalati al responsabile della sede o al direttore.
Durante le esperienze osservative con gli studenti è obbligatoria la presenza del personale docente o tecnico di laboratorio.
E tassativamente vietato scaricare/installare software non autorizzato sui computers a disposizione ed è altrettanto vietato modificarne le impostazioni predefinite dai tecnici del dipartimento.
È infine richiesto il piu’ assoluto rispetto delle norme di sicurezza, il rispetto del silenzio e delle altre persone che stiano lavorando al telescopio