Giovedì 16 luglio ore 17.30 diretta dal Museo di Storia della Fisica

Il Museo di Storia della Fisica dell’Università di Padova si rinnova. Giovedì 16 luglio una diretta per vedere il Museo, così come lo conosciamo, per l’ultima volta. Si spengono le luci al Museo di Storia della Fisica dell’Università di Padova per l’avvio dei lavori di rinnovamento. “Ultima notte al museo”, è il titolo della diretta YouTube che, il giorno 16 luglio alle ore 17.30, sottolineerà questo importante momento e ci permetterà di visitare virtualmente per l’ultima volta il museo così come lo conosciamo. (link alla diretta: https://youtu.be/WTIOKKpQeWE ) “La raccolta del Museo di Storia della Fisica dell’Università di Padova – spiega Giulio Peruzzi, responsabile scientifico del Museo - propone al pubblico un vero e proprio viaggio attraverso la scienza di ieri e di oggi, dal Rinascimento alla Rivoluzione industriale, fino ai nostri giorni. E’ caratterizzata da pezzi di grande valore spesso unici o rarissimi, e rappresenta una preziosa testimonianza delle attività di ricerca e didattica svolte all’Università di Padova nel campo della fisica dal Settecento a oggi. Gli strumenti stessi ci narrano le vicende degli scienziati, le loro idee, lo svolgersi dei loro esperimenti e l’intrecciarsi dei contatti che si stabilirono nelle varie epoche fra l’Università di Padova e la comunità scientifica italiana e internazionale”. “A partire dal Settecento, – spiega Sofia Talas, conservatrice del Museo - il Gabinetto di Fisica, che fino al 1937 aveva sede al Bo, venne via via arricchito e il Museo conta oggi migliaia di oggetti. Attualmente sono esposti circa 700 reperti, ma la collezione risulta drammaticamente sacrificata, e per questo motivo si rendono assolutamente necessari dei lavori di ampliamento e riorganizzazione degli spazi”. “Prevediamo un percorso espositivo radicalmente nuovo e un nuovo allestimento, curato da Emilio Alberti e Mauro Zocchetta, – continua Sofia Talas – per dare una cornice adeguata a una collezione che è senz’altro tra le più belle e importanti d’Europa. Verranno messe in luce le unicità del Museo e, partendo dagli oggetti, si potranno scoprire la storia e le storie dei fisici e meccanici che operarono a Padova nei secoli passati, sempre in stretto contatto con il territorio. Ci saranno novità assolute, come i motori elettrici di Salvatore Dal Negro, fra i primissimi al mondo, inventati all’inizio dell’Ottocento e mai esposti al pubblico fino a oggi, e verranno finalmente inseriti nel percorso espositivo pezzi come la famosa macchina divulsoria, con la quale Giovanni Poleni negli anni 1740 lavorò al restauro della Cupola di San Pietro a Roma. L’obiettivo dei lavori sarà anche quello di facilitare l’accesso alle varie aree eliminando le barriere architett oniche. La visita non si concluderà con l’uscita dal Museo, perché è nostra intenzione coinvolgere il visitatore anche successivamente, nell’ ottica di una costruzione di sapere condiviso, con proposte di riflessione sui rapporti fra scienza e società. Il Museo sarà naturalmente bilingue, con pannelli e didascalie sia in italiano che in inglese”. Il museo è oggi una realtà cittadina vissuta e partecipata, con ogni anno migliaia di visitatori. Ci auguriamo che la nuova fruizione degli spazi porti ancora più persone a incuriosirsi, partecipando anche alle nuove attività divulgative che verranno proposte. Per questo abbiamo pensato di realizzare la diretta YouTube dal museo, che sarà solo il primo degli eventi di comunicazione previsti, che sveleranno di volta in volta qualche piccolo particolare in più sul nuovo museo. Sarà possibile seguire queste attività attraverso i social media del museo: Facebook e Instagram. La diretta YouTube sarà invece trasmessa dall’account dell’Aula Rostagni del Dipartimento di Fisica e Astronomia a questo link: https://youtu.be/WTIOKKpQeWE "Il museo rinnovato – spiega Flavio Seno, Direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova- potrà contribuire in modo ancora più cruciale anche alle attività di Terza Missione del Dipartimento, rafforzando l’identità culturale dell’ateneo stesso e della città, potenziando i rapporti scientifici e culturali fra università, società e territorio. In questo momento la diretta dal Museo sarà anche una occasione particolare per contattare i nostri studenti che si sono sempre dimostrati attenti verso la storia del loro Dipartimento e che aspettiamo con ansia di rivedere di persona in settembre.